In Sardegna, archeologi francesi e italiani hanno trovato tracce evidenti di cottura del pane risalenti a oltre 7000 anni fa e, secondo alcuni, si trattava di pane lievitato. Fin dall’antichità, quindi, si preparava un impasto simile a quello che sarebbe diventato la pizza, impasto che veniva condito in molti modi diversi per insaporirlo e variare le ricette. Ad esempio:
nel VI secolo a.C., i soldati persiani che servivano sotto Dario il Grande cuocevano una focaccina con formaggio e datteri sugli scudi da battaglia;
nell'antica Grecia, i cittadini producevano un pane piatto chiamato plakous (πλακοῦς) che era aromatizzato con condimenti come erbe, cipolla, formaggio e aglio;
un primo riferimento a un cibo simile a una pizza si trova nell'Eneide (intorno al 19 a.C.): nel libro VII, Enea e i suoi uomini ricevono un pasto che include torte rotonde (come il pane pita) condite con verdure cotte.
Altri esempi di piani lievitati e appiattiti che sopravvivono fino ad oggi dall'antico mondo mediterraneo sono la focaccia (che può risalire agli antichi Etruschi); la coca (che ha varietà dolci e salate) della Catalogna, di Valencia e delle Isole Baleari; la pita greca; la piadina nella parte romagnola dell'Emilia-Romagna in Italia; il carasau, la spianata e il pistoccu dalla Sardegna; il pane naan dell’Asia centro-meridionale. Vale anche la pena notare che in tutta Europa ci sono molte ricette simili basate sull'idea di coprire la pasta piatta con formaggio, carne, verdure e condimenti come il flammkuchen alsaziano, lo zwiebelkuchen tedesco e la quiche francese.
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